L’Ispettorato nazionale del lavoro (Inl), in merito agli adempimenti in materia di sicurezza e salute riconducibili all’emergenza Coronavirus, condivide la posizione assunta dalla Regione Veneto nel senso di “non ritenere giustificato l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi in relazione al rischio associato all’infezione”.
Diverso è il caso degli ambienti di lavoro sanitario o socio-sanitario o qualora il rischio biologico sia un rischio di natura professionale, già presente nel contesto espositivo dell’azienda.
L’Inl, in una logica di accompagnamento alle indicazioni nazionali, consiglia caldamente al Datore di Lavoro di formalizzare l’azione con atti che diano conto dell’attenzione posta al problema in termini di:
- misure, comunque adottate ed adottabili dal punto di vista tecnico, organizzativo e procedurale;
- le misure attuate e da attuarsi devono essere calate nella struttura con il supporto del Medico competente oltre che con la consulenza del RSPP e con la consultazione del RLS.
- DPI ritenuti necessari, in attuazione delle indicazioni nazionali, regionali e locali delle istituzioni a ciò preposte.
- Le misure intraprese e messe in campo, pur non originando dalla classica valutazione del rischio tipica del datore di lavoro, siano raccolte in un documento di appendice del DVR. Questo a dimostrazione di aver agito al meglio, anche al di là dei precetti specifici del D.Lgs. n. 81/08.
Leave a reply
Devi essere connesso per inviare un commento.