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14Giu
Obbligo di visita medica dopo 60 giorni di assenza
Ricordiamo l’obbligo di visita medica dopo 60 giorni di assenza. Nel caso un lavoratore abbia un’assenza per malattia o per infortunio di durata superiore a 60 giorni continuativi, prima del suo rientro al lavoro, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di sottoporlo a visita medica (Art. 41 c. 2 l. e-ter) del D. Lgs. 81/08 introdotta dal D. Lgs. 106/09). La visita ha lo scopo di verificare la permanenza dell’idoneità a svolgere le mansioni attribuite al lavoratore e deve essere effettuata dal Medico Competente aziendale. Risulta pertanto fondamentale che la visita del Medico Competente avvenga immediatamente al termine del periodo di malattia, altrimenti l’eventuale ripresa lavorativa senza visita può esporre il Datore di Lavoro ad azione di responsabilità per aggravamento. Qualora, a seguito della visita, il Medico Competente rilevi delle limitazioni, anche solo temporanee, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di adibire il lavoratore, nell’abito della propria mansione, ad attività…
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07Giu
CIVA: portale INAIL per servizi di certificazione e verifica
CIVA: portale INAIL per servizi di certificazione e verifica. Con la Circolare n° 12 del 13-5-19 INAIL comunica che dal 27 maggio 2019 è a disposizione dell’utenza l’Applicativo CIVA che consente la gestione informatizzata dei seguenti servizi di certificazione e verifica: la denuncia di impianti di messa a terra; la denuncia di impianti di protezione da scariche atmosferiche; la messa in servizio e l’immatricolazione delle attrezzature di sollevamento; il riconoscimento di idoneità dei ponti sollevatori per autoveicoli; le prestazioni su attrezzature di sollevamento non marcate CE; la messa in servizio e l’immatricolazione degli ascensori e dei montacarichi da cantiere; la messa in servizio e l’immatricolazione di apparecchi a pressione singoli e degli insiemi; l’approvazione del progetto e la verifica primo impianto di riscaldamento; le prime verifiche periodiche. Ne consegue, pertanto, che dalla suindicata data i servizi di certificazione e verifica sopra richiamati dovranno essere richiesti esclusivamente utilizzando il servizio telematico…
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17Mag
Carrello elevatore su strada
Le imprese che utilizzano il carrello elevatore su strada, anche solo per piccole operazioni di carico e scarico, devono richiedere ANNUALMENTE il rilascio dell’autorizzazione. Come previsto dal Decreto 14 gennaio 2014 prot. 752 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio 2014 n. 28), recante norme in materia di “Immissione in circolazione su strada di carrelli per brevi e saltuari spostamenti a vuoto o a carico”, sostanzialmente si ritorna – pur con modifiche procedurali – alla situazione precedente, ovvero a un regime autorizzativo in capo all’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile, sentito il parere dell’ente proprietario della strada interessata (tipicamente Comune e Provincia). Chi non effettua l’aggiornamento dell’autorizzazione può essere sanzionato. CONTATTACI PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PRATICA AUTORIZZATIVA
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06Mag
Controlli impianti elettrici
Per la verifica e controlli impianti elettrici la Commissione Sicurezza del Consiglio Nazionale Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati ( CNPI) ha realizzato una Guida per fornire buone pratiche per le attività di manutenzione, controllo e verifica degli impianti elettrici. Una Linea Guida che fornisce indicazioni sulle misure indispensabili (manutenzione) che il Datore di Lavoro (così come definito dal D.Lgs.81/08 smi), deve mettere in campo per mantenere efficiente il proprio impianto elettrico, assicurando un adeguato livello di sicurezza a persone e beni. Focus sull’esame documentale, sullo stato di conservazione, sullo stress operativo e ambientale, sull’esame a vista e sulle prove difunzionamento. Un vero piano di manutenzione degli impianti elettrici.
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24Apr
Consulente ADR per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose
Un’impresa che effettua il trasporto, il carico o lo scarico di merci pericolose ha l’obbligo di nominare un consulente ADR per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose (D. Lgs. 35/10 in attuazione della Direttiva quadro 2008/68/CE). Sono esentati dall’obbligo di nomina del consulente le aziende aventi specifici requisiti e che rispettino le condizioni previste. Il consulente deve avere una conoscenza approfondita dei rischi inerenti il trasporto e le operazioni di carico e scarico di merci pericolose e delle disposizioni normative vigenti in materia (ADR). Per svolgere tale incarico è obbligatorio possedere un Certificato di Formazione Professionale rilasciato dal Ministero delle Infrastruttre e Trasporti, a seguito del superamento di un apposito esame. L’ ADR viene biennalmente aggiornato dal gruppo di lavoro WP 15, ad esso sono soggette tutte le sostanze, i prodotti chimici, gli oggetti contenenti prodotti chimici ed i rifiuti che presentino caratteristiche di pericolo per il trasporto. Sanzioni…
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23Apr
Valutazione del rischio rumore
La valutazione del rischio rumore (mediante fonometria) è prevista per tutte le aziende con dipendenti dall’Art. 190, Comma 1 del D.Lgs. 81/08. Inoltre, non tutti sanno che questa valutazione, come per tutti i rischi fisici, deve essere effettuata con cadenza almeno quadriennale (Art. 181, Comma 2) ma anche ogni qual volta si verifichino mutamenti (per esempio anche la sostituzione di un nuovo macchinario). Entro quest’anno vanno quindi aggiornate tutte le valutazioni fatte nel 2015 (o prima). I dati ottenuti dalla valutazione, con la misurazione mediante fonometro e il calcolo dei livelli di esposizione, costituiscono parte integrante del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) senza per forza modificarlo. Ecolomia, da tempo, ha strumentazione propria per poter eseguire le rilevazioni dei rumori all’interno degli ambienti di lavoro e personale interno qualificato nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche conoscenze in materia. Questo permette di elaborare una valutazione puntuale…
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23Apr
Il Rischio elettrico sui lavori di manutenzione
Durante l’attività lavorativa Vi sono lavoratori che hanno particolarmente a che fare con il rischio elettrico, ad esempio quelli che si occupano dell’esercizio, della manutenzione o delle verifiche dei sistemi elettrici. Il D. Lgs. 81/08 (e s.m.i.) dedica un intero “Capo” (il III del Titolo III) all’attenzione che il Datore di Lavoro deve dedicare alla riduzione del possibile rischio elettrico. Con la pubblicazione del D. Lgs. 81/08 e delle norme CEI 11-15 e CEI 11-27, IV Edizione, e con il recepimento della norma En 50110-1:2013, sono a disposizione dei Datori di Lavoro tutte le disposizioni legislative e normative da mettere in atto per ridurre il rischio nei lavori con rischio elettrico. Se un lavoro comporta un rischio elettrico , devo essere adottati opportuni accorgimenti e procedure di lavoro, soprattutto se tale lavoro rientra nella definizione di “lavoro sotto tensione”. Ai sensi dell’Art. 82 del D. Lgs. 81/08 non tutti i…
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04Apr
Tutela dei segreti commerciali – il D.Lgs. 63/2018
Il D.Lgs. 63/2018 è un Decreto attuativo della Direttiva (UE) 2016/943 sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l’acquisizione, l’utilizzo e la divulgazione illeciti. L’Unione Europea è da qualche anno attiva, come non mai, nel creare un framework normativo volto a spingere gli Stati membri ad adottare politiche e norme comuni in tema di trattamento dei dati e delle informazioni per mezzo di strumenti digitali. Gli episodi legati alla sottrazione di segreti industriali sono in costante aumento, generando gravi perdite alle economie dei Paesi membri: per la sola Germania le istituzioni europee ipotizzano danni compresi tra i 20 ed i 50 miliardi di euro all’anno. L’Art. 2) della Direttiva definisce chiaramente il concetto di “segreti commerciali”, quali informazioni che soddisfano tutti i seguenti requisiti: sono segrete nel senso che non sono, nel loro insieme o nella precisa configurazione e combinazione dei loro elementi, generalmente…
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27Mar
MUD 2019
MUD = Modello Unico di Dichiarazione Ambientale. Le modalità di assolvimento dell’obbligo sono state definite dal DPCM 24-12-18. Il termine di presentazione del MUD scade il 22 giugno p.v.. Numerose sono le novità introdotte in merito alla modalità di compilazione e al dettaglio dei dati richiesti soprattutto un duro lavoro di ricostruzione di dati che prima non dovevano essere comunicati. Non solo, i produttori che spediscono rifiuti all’estero non potranno più avvalersi della possibilità di presentare la Comunicazione rifiuti semplificata.
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26Mar
MOCA: Dichiarazione di Conformità
MOCA –> Materiale o Oggetto a Contatto con Alimenti Il Regolamento 1935/2004/CE (Regolamento Quadro in materia di MOCA) prevede che i materiali e gli oggetti destinati al contatto con alimenti, debbano essere corredati di una dichiarazione scritta attestante la loro conformità alle norme vigenti. Sono soggetti al rilascio della Dichiarazione di Conformità: i produttori di sostanze destinate ad essere utilizzate per la produzione di MOCA; produttori di materiali intermedi e/o semilavorati (es. granuli, preforme, con riferimento alle materie plastiche); produttori di prodotti finiti (bottiglie, vaschette ecc) definibili anche come “trasformatori” (che effettuano ad esempio attività di stampaggio, formatura, accoppiamento di film plastico) o “assemblatori” (per la produzione di macchinari, attrezzature ed elettrodomestici); utilizzatori finali (industria alimentare, dettaglianti, venditori di alimenti quali catering, ristoranti ecc.). importatori che immettono sul mercato UE sostanze, prodotti finiti o intermedi provenienti da paesi extra UE. La responsabilità di preparare la dichiarazione di conformità è il…